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 2004  agosto 01 Domenica calendario

parigi, st. Louis e londra Le due Olimpiadi dopo Atene, che si svolsero a Parigi e St. Louis, delusero profondamente de Coubertin

parigi, st. Louis e londra Le due Olimpiadi dopo Atene, che si svolsero a Parigi e St. Louis, delusero profondamente de Coubertin. «Secondo l’espressione di uno dei miei colleghi, a Parigi gli organizzatori ’avevano utilizzato la nostra opera facendola a brandelli’. (...) In ogni caso, era risultato chiaro che non bisognava più lasciare che i giochi venissero inseriti in qualche grande fiera nell’ambito della quale il loro valore filosofico evapora e la loro portata pedagogica diventa inoperante. Sfortunatamente, il matrimonio da poco contratto era più solido di quanto pensassimo. Altre due volte, nel 1904 e nel 1908, avremmo dovuto subire per ragioni di bilancio il contatto con le esposizioni». L’Olimpiade di Parigi, accorpata all’Esposizione universale, durò oltre 5 mesi, non fu mai inaugurata né chiusa ufficialmente, vide molti forfait per improvvisi cambi di programma. Charlotte Cooper, un’inglese di 29 anni, tra le prime donne a vincere un oro olimpico (anzi due: singolare e doppio misto nel tennis), prese soavemente in giro le avversarie («Le ragazze francesi sembravano non conoscere la natura del gioco in programma: si sono presentate con sottane strette e tacchi alti...»), ma morì a 77 anni senza sapere che quel torneo vinto a Parigi nel 1900 faceva parte dell’Olimpiade; e come lei, tanti altri partecipanti. Nel 1904 de Coubertin rinunciò addirittura al viaggio a Saint Louis, dove i giochi – di durata ancora spropositata – si svolsero insieme alla Louisiana Purchase Exposition. Ebbe così la fortuna di non assistere alle ”giornate antropologiche”, cioè gare per razze: lotta fra gli inuit, tiro per pellirossa, lancio del peso per pigmei. Di ben altro livello, anche se organizzata parallelamente all’esposizione franco-inglese, l’Olimpiade svoltasi nel 1908 a Londra, dopo la rinuncia di Roma. L’unico incidente diplomatico: l’assenza delle bandiere svedesi e statunitensi alla cerimonia d’inaugurazione perché gli organizzatori non le avevano trovate. Ralph Rose, 3 ori nel peso tra il 1904 e il 1912, portabandiera americano, rifiutò di abbassare il vessillo (portato da casa) davanti al palco reale: «La nostra bandiera non si inchina a nessun regnante sulla terra».