Raffaele Liucci, Il Sole-24 Ore 1/8/2004, 1 agosto 2004
Si racconta che Luigi Albertini avesse riservato a Gabriele D’Annunzio una camera segreta al primo piano di via Solferino, vicino a quella del direttore
Si racconta che Luigi Albertini avesse riservato a Gabriele D’Annunzio una camera segreta al primo piano di via Solferino, vicino a quella del direttore. Non molto spaziosa, ma corredata di letto, bagno faraonico e di ogni altro servizio indipendente, per accogliere il Vate di passaggio a Milano quando, pressato dai creditori o da qualche ex amante, non poteva far tappa al solito albergo Cavour.