ཿIl Messaggero 4/8/2004;, 4 agosto 2004
L’acqua del rubinetto di Roma è secondo ”Altro Consumo” tra le quattro più buone e più sane d’Italia, insieme a quelle di Reggio Calabria, Bologna, Bergamo: residuo fisso nettamente inferiore ai 500 milligrammi al litro (il che la mette tra le oligominerali), è sottoposta a 180mila analisi l’anno (su seimila campioni)
L’acqua del rubinetto di Roma è secondo ”Altro Consumo” tra le quattro più buone e più sane d’Italia, insieme a quelle di Reggio Calabria, Bologna, Bergamo: residuo fisso nettamente inferiore ai 500 milligrammi al litro (il che la mette tra le oligominerali), è sottoposta a 180mila analisi l’anno (su seimila campioni). Il 54 per cento degli abitanti della capitale continua però a preferire quella imbottigliata (contro una media nazionale del 34), soprattutto per una questione di gusto. Oliviero Sculati, direttore dell’Unità di nutrizione della Asl di Brescia: «Colpa del cloro, che è fondamentale per evitare ogni infezione. Ma è un sapore che si può mandare via: basta mettere l’acqua in una bottiglia, tapparla e lasciarla in frigo tutta la notte. La mattina dopo il cloro sarà solo un ricordo».