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 2004  agosto 05 Giovedì calendario

Pandev Goran

• Strumica (Macedonia) 27 luglio 1983. Calciatore. Dal 2011/2012 al Napoli. Con l’Inter vinse nel 2010 Champions League, scudetto, Coppa Italia (un’altra nel 2011), supercoppa italiana e mondiale per club. Dal 2004/2005 al 2008/2009 alla Lazio • «Savicevic il suo modello, Pancev il connazionale ”apripista”. Come dire gli antipodi del calcio, il bello e il brutto dell’esperienza slava di giocare in Italia. Goran Pandev è un po’ l’uno e un po’ l’altro, trequartista con visione di gioco e fantasia, ma anche attaccante dal fisico potente [...] Nella primavera dell’Inter (con cui ha vinto uno scudetto) e nell’Ancona, invece, Pandev ha dovuto spesso fare l’esterno di centrocampo e persino la prima punta. Ma in questo tourbillon di ruoli, andare in rete, stagione scorsa a parte, non è mai stato un problema. A La Spezia, in C1, ne ha segnati sette, nell’Inter addirittura quindici» (Roberto Avantaggiato, “Il Messaggero” 4/8/2004) • «[...] è un campione, forse un fuoriclasse. Dall’Inter all’Inter, dalla Primavera poi in giro per l’Italia a cercare fortuna, a non trovarla prima nello Spezia e poi ad Ancona, travolto nel marasma di una stagione terrificante, riserva di Jardel, ma buoni numeri qua e là eun gol che convince Lotito a dargli fiducia. Ripaga, eccome, tantissimi gol, 48, un ruolo sempre ambiguo, seconda punta o fantasista in coppia, o in simbiosi, con Rocchi, due punte imprevedibili, veloci, non di stazza ma dall’istinto raffinato. Pandev attacca gli spazi, dribbla come pochi, segna tanto. Cinque anni, l’ultimo trascorso da dissidente, isolato con Ledesma e De Silvestri in uno dei più controversi conflitti tra società e tesserati che si ricordino. De Silvestri parte, Ledesma resta, Pandev va alle vie legali. Chiede la rescissione unilaterale del contratto, il Collegio arbitrale della Lega gli dà ragione. L’Inter si avventa sul 26enne di ancora ottime prospettive. Quinquennale da 3 milioni sull’unghia, si può dire di no? Errore storico, quello dell’Inter, che scaricò l’acerbo macedone nel 2002 senza dargli la possibilità del campo. Errore cui Moratti rimedia 8 anni e parecchi milioni dopo. Via Suazo, Eto’o in Angola, ecco che tocca a Pandev. [...]» (Vanni Zagnoli, “l’Unità” 6/1/2010).