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 2004  agosto 03 Martedì calendario

Hamm Mia

• Nata a Selma (Stati Uniti) il 17 marzo 1972. Calciatrice. «Un soprannome che spetta soltanto ai grandissimi dello sport: ”The Chosen One”, la Prescelta. Prescelta per far conoscere il calcio, anzi il soccer, ai suoi compatrioti sempre un po’ restii ad occuparsi di pallone. Poco importa che ”The Chosen One” per questa missione quasi ”impossibile” da queste parti, si chiamasse Mia Hamm e fosse una donna. [...] un curriculum alla Pelé: 158 gol con la nazionale, primato di donne e uomini; due campionati del mondo vinti (1991, 1999), due ori olimpici (1996, 2004). ”Prescelta” e famosa come nessuno dei suoi colleghi maschi. Al punto che era stata creata una Barbie a sua immagine e somiglianza e la Nike aveva chiamato con il suo nome una delle palazzine della sua fabbrica in Oregon. Anche bella, tanto che la rivista ”People” durante il mondiale casalingo del ’99 l’aveva inserita fra le 50 donne più sexy d’America. Mia con il soccer si era anche arricchita, dopo aver girato alcune pubblicità, una celebre con Michael Jordan. La ”Prescelta”, ma Dio non c’entra. C’entra piuttosto Firenze dove ha trascorso parte dell’infanzia: ”Avevo 4 anni e ho tirato i primi calci al parco delle Cascine, mentre mio padre lì per lavoro non si perdeva mai una partita di Antognoni”. Precoce al punto di finire in nazionale a 15 anni (altro record). La ”sua” nazionale detiene il record più importante del calcio Usa: aver trascinato allo stadio di Pasadena per la finale mondiale contro la Cina 90 mila spettatori, mentre altri 40 milioni stavano incollati alla tv. Cifre mai avvicinate dai colleghi maschi [...] ha sposato il giocatore di baseball Nomar Garciaparra [...]» (Massimo Lopes Pegna, ”La Gazzetta dello Sport” 9/12/2004). «La chiamano la diva riluttante. Perché malgrado le copertine a valanga lei continua a negare di essere un fenomeno [...] Come carattere ha preso più del padre, pilota dell’esercito con l’hobby del calcio (scoperto in Italia, a Firenze, durante una ferma), che dalla mamma, ballerina classica. A 15 anni è diventata la più giovane calciatrice della nazionale. A 19 ha vinto il suo primo campionato del mondo. A 24, le Olimpiadi di Atlanta. talmente eclettica che una volta, quando fu espulso il portiere titolare, e la squadra aveva esaurito le tre sostituzioni regolamentari, fu proprio Mia a finire in porta» (Marco Giovannini, ”Panorama” 1/7/1999).