Anna Sartorio, "Libero" 1/8/2004, pagina 17., 1 agosto 2004
Vallecchi pubblica in questi giorni "Il fastello della mirra", autobiografia scritta da Gabriele D’Annunzio settantasette anni fa e finora rimasta inedita
Vallecchi pubblica in questi giorni "Il fastello della mirra", autobiografia scritta da Gabriele D’Annunzio settantasette anni fa e finora rimasta inedita. Nel libro (436 pagine) il Vate mescola realtà e fantasia, come per esempio quando descrive il suo primo bacio. D’Annunzio parla della bella Clematide presa «con violenza» in una sala del museo etrusco di Firenze: mordicchiandola sulle labbra, la palpeggiò pure sotto la cintola, dove ebbe a scoprire «un’altra bocca da manomettere, segreta e non impubere». Molto probabile un diverso svolgimento dei fatti, dato che Clematide era in realtà una tal Clemenza Coccolini, due spanne più alta e robusta del giovane, il quale quindi difficilmente potè usare la forza contro di lei.