Varie, 2 agosto 2004
Tags : Behgjet Pacolli
Pacolli Behgjet
• Marevc (Kosovo) 30 agosto 1951. Imprenditore. Politico. Eletto presidente del Kosovo il 22 febbraio 2011, la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo il voto del Parlamento • «Si era costruito una casa di fronte a quella dei genitori, nel villaggio rifatto da capo per i nove fratelli cresciuti con lui senza elettricità né acqua corrente. “Per quando tornerò”, diceva da Lugano, dove si era trasferito [...] si presentò da Milosevic per “mediare” con il movimento di liberazione kosovaro [...] è stato sospettato di complicità con i servizi segreti serbi e indagato da Carla Del Ponte per un giro di tangenti con il Cremlino [...] In Italia il suo nome è legato a quello della cantante Anna Oxa, con la quale è stato sposato dal 1999 al 2002, nei Balcani lo chiamano “il nostro Berlusconi” [...] un impero sulle macerie dell’Urss [...] Lascia il Kosovo nel ’73, a 22 anni, dopo la laurea in Economia e commercio. Lavora in Austria, Germania, Svizzera. Approda in Unione sovietica come rappresentante dell’elvetica Interplastica, forte dell’esperienza fatta in uno studio di progettazione sloveno stabilisce i contatti che lo aiuteranno nella scalata dopo il crollo del ’91. Fonda la Mabetex, società di costruzioni che conquisterà appalti sempre più importanti nelle Repubbliche nate dalla dissoluzione dell’Urss, fino a quello per la ristrutturazione del vecchio senato all’interno del Cremlino, un colpo da 30 milioni di dollari. Nel 1999 scoppia il Russiagate. Si scopre che la famiglia Eltsin utilizza carte di credito della Mabetex, la Del Ponte indaga sui rapporti dell’albanese più ricco del mondo con il plenipotenziario del Cremlino Pavel Borodin e su un conto cifrato aperto presso la Banca del Gottardo, Pacolli è accusato di riciclaggio. “Il successo chiama invidia”, sarà sempre la sua versione. Dall’inchiesta esce pulito. Con Anna Oxa vive vicino a Lugano in una villa di ottocento metri quadrati arredata con mobili stile impero. Fa l’editore, entra nell’industria discografica, divorzia e si risposa, nel 2006 è coinvolto nelle trattative per il rilascio del fotoreporter Gabriele Torsello rapito in Afghanistan. Il salto politico matura negli Usa dove lancia la lobby “Alleanza per il nuovo Kosovo” sotto l’ala di pezzi grossi repubblicani come l’ex segretario alla Difesa e amico di Donald Rumsfeld, Frank Carlucci. Comincia a parlare in pubblico di “Kosovo indipendente e aperto”, di lotta a criminalità e disoccupazione, proprio negli ultimi mesi di vita di Ibrahim Rugova, il padre della patria stroncato dal cancro. Dice di condividere le idee di Ramush Haradinaj, ex premier processato all’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità, cita come modello il kazako Nursultan Nazarbaiev, al potere dal 1990 [...] Nel poker kosovaro Pacolli resta un’incognita. Di lui Rugova diceva “è un enigma assoluto”» (Maria Serena Natale, “Corriere della Sera” 17/2/2011) • «Amico di Boris Eltsin e di tutta la nomenklatura russa, il manager sospettato di aver elargito tangenti al potere moscovita. [...] Ha costruito e restaurato mezza Mosca, compreso il Cremlino e la Casa Bianca distrutta nel 1993 dai cannoneggiamenti eltsiniani. Lavori per milioni di dollari. [...] presidente della Mabetex, una società di engineering [...] residenza svizzera, conoscenza di una dozzina di lingue, scapolo e padre di due ragazze [...] noto alle cronache mondane soltanto per il suo legame con la cantante Anna Oxa [...] ha fondato la Mabetex soltanto nel 1990, un ufficetto, una segretaria e 100 mila franchi di misero capitale sociale. “Ma ho lavorato sodo. Sono bravissimo”. [...] figlio di contadini, è nato non povero, ma poverissimo, a Marevc, pochi chilometri da Pristina. “Ho cominciato a lavorare a sette anni. Poi sono emigrato in Germania, studiando e lavorando. Sono in Svizzera dal 1977. Sono un vero self-made man”. Non ha mai dimenticato di essere kosovaro di lingua albanese. [...] Sono l’unico straniero che ha ricevuto la più alta onorificenza statale russa, il Premio per la letteratura artistica. Eltsin è una persona meravigliosa che quando ti incontra si informa sullo stato di salute dei tuoi genitori. Non ha un rublo. Lo si scoprirà con gli anni» (Marcella Andreoli, “Panorama” 27/5/1999).