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 2004  agosto 02 Lunedì calendario

LOTITO

LOTITO Claudio Roma 9 maggio 1957. Imprenditore. a capo di una serie di aziende, con oltre 6.000 dipendenti totali. Le sue società più importanti sono imprese di pulizia e manutenzione: nel 1987 fonda la Snam Lazio Sud, più avanti Linda Aurora e Bonadea. Inoltre è titolare di un istituto di vigilanza, il Roman Junior Security, e di un’impresa di termogestione; controlla anche società nel settore delle costruzioni. Tra i suoi progetti futuri, la creazione della «Città dello sport» alla periferia di Roma, caldeggiata anche dal sindaco capitolino Veltroni. Il 19 luglio 2004 è diventato il 26 presidente della storia della Lazio, di cui è sempre stato tifoso. Versando 21 milioni di euro nelle casse del club, lo ha salvato permettendogli l’iscrizione al campionato. Ora è l’azionista di maggioranza della società • «Di mestiere, secondo quanto raccontano le scarne biografie ufficiali, fa l’imprenditore. Ramo pulizie. Redditizio, forse, ma poco romantico. Meglio, e di gran lunga, puntare sul circo Barnum del pallone, investire sull’entusiasmo e le speranze di migliaia di tifosi. [...] Sulla base dei bilanci delle sue aziende non è facile azzardare pronostici sull’esito di quella che appare come una vera scommessa. Giro d’affari modesto (una sessantina di milioni in tutto) e utili risicati (poche decine di migliaia di euro) con meno di 2 mila dipendenti. Questi i dati essenziali del minigruppo di Lotito. Ovvero una galassia di piccole società a responsabilità limitata (10.400 euro di capitale; il minimo di legge) che comprende Snam, Linda, Bona Dea, tutte attive nelle pulizie, e la Roma Union security che offre servizi di vigilanza. [...] Di certo Lotito, classe 1957, è partito da lontano. Già nei primi anni Novanta, agli sgoccioli della Prima Repubblica, si occupava di pulizie. Nel 1992 il giovane imprenditore inciampò in un’inchiesta della magistratura sugli appalti alla regione Lazio, che, a quei tempi, proprio come adesso, era il suo principale cliente. Venne anche arrestato, ma la vicenda si chiuse senza conseguenze gravi. Come è accaduto per l’indagine su un giro di fatture false concluso per intervenuta prescrizione [...] Questi inciampi non hanno pesato sulla carriera di Lotito. Ha sposato Cristina, figlia di Gianni Mezzaroma, esponente di una delle più note famiglie di costruttori romani. In politica ha saputo accreditarsi negli ambienti più diversi. Una scelta in un certo senso obbligata: le sue aziende sono cresciute grazie al rapporto con gli enti pubblici, per lo più con base a Roma. Un breve elenco di clienti passati e presenti comprende la Regione Lazio, la Provincia di Roma, l’Acea, il policlinico Tor Vergata, alcune Asl capitoline, l’Azienda ospedaliera Spallanzani, il policlinico Sant’Andrea. Anche la Guardia di Finanza (per la precisione i reparti speciali dello Scico) si è affidata alle imprese di pulizia di Lotito. Impossibile, allora, fare a meno dei legami con la politica. E così, se il centrodestra tifa apertamente per lui, a sinistra il sindaco capitolino Walter Veltroni non ha certo ostacolato la scalata alla Lazio. Di solito Lotito viene descritto come un supporter del governatore del Lazio Francesco Storace di An, ma è ben piazzato anche in Forza Italia. E non solo per i suoi ottimi rapporti con il vice di Storace, l’azzurro Giorgio Simeoni. Nel partito di Berlusconi il neo patron della Lazio, che conosce bene Cesare Previti, può contare anche sull’appoggio dell’ex ministro dell’interno Claudio Scajola. Nei due mesi della sua lunga rincorsa alla conquista della Lazio, l’emergente Lotito si è visto tirare la volata di una pattuglia di fan tutti targati An. Tra questi il suo amico Guido Paglia, potente direttore delle relazioni esterne della Rai, e Andrea Abodi, descritto in articoli e trasmissioni radiofoniche come portavoce del patron laziale, nonché come possibile futuro nuovo direttore generale della squadra» (Vittorio Malagutti, ”L’Espresso” 2/8/2004).