(ཿAnsa 27/7/2004)., 27 luglio 2004
Zoya Voskresenskya, scrittrice di libri per bambini e spia. Alla vigilia dell’invasione tedesca del 1941, fasciata in un elegante abito di velluto e sotto le mentite spoglie di ”madame Yartseva”, si fece invitare all’ambasciata tedesca a Mosca
Zoya Voskresenskya, scrittrice di libri per bambini e spia. Alla vigilia dell’invasione tedesca del 1941, fasciata in un elegante abito di velluto e sotto le mentite spoglie di ”madame Yartseva”, si fece invitare all’ambasciata tedesca a Mosca. Ballando con l’ambasciatore tedesco Werner von Schulenberg notò in una stanza attigua i segni lasciati sulle pareti dai quadri rimossi e una pila di valigie ammucchiate: ciò significava che il diplomatico stava per lasciare la città, la quale presto sarebbe stata invasa. Il 17 giugno 1941, cinque giorni prima dell’attacco hitleriano, inviò un rapporto a Stalin in cui lo avvertiva del fatto, ma quello non le diede ascolto.