(ཿAnsa 27/7/2004), 27 luglio 2004
Margarita Konenkova fu per un ventennio agente della polizia segreta staliniana (Nkvd) negli Stati Uniti
Margarita Konenkova fu per un ventennio agente della polizia segreta staliniana (Nkvd) negli Stati Uniti. A iniziarla alle arti dello spionaggio era stata Yelizaveta Zarubina, agente a sua volta e seconda moglie del capo dell’Nkvd in America, Vasili Zurubin, che aveva trasformato in spie anche la prima moglie e la figlia. La Konenkova, donna di rara bellezza, entrò in intimità prima con Robert Oppenhaimer, poi con Albert Einstein cui carpì i segreti del ”progetto Manhattan” per la messa a punto della prima bomba atomica (Einstein non vi lavorava, ma era comunque informato). La donna riuscì nell’impresa, ma pochi mesi di rientrare in patria, informò lo scienziato di come stavano le cose. Rivela il settimanale russo ”Ogoniok” che Einstein, per niente turbato, nell’ultima lettera che le scrisse manifestò il desiderio di aiutarla ad "adempiere con successo il delicato compito affidatole dai suoi capi a Mosca".