"Libero" 25/7/2004, pagina 17., 25 luglio 2004
Dopo un allusivo scambio epistolare con Gabriele D’Annunzio, la ventottenne Tamara de Lempicka andò a trovarlo nella sua villa sul Lago di Garda con la scusa di volerlo ritrarre
Dopo un allusivo scambio epistolare con Gabriele D’Annunzio, la ventottenne Tamara de Lempicka andò a trovarlo nella sua villa sul Lago di Garda con la scusa di volerlo ritrarre. Brindano alla di lei bellezza, la pittrice lo invita in camera, poi si nega. Lui le offre della cocaina, la spoglia, la accarezza, ma è tutto inutile: «Quando ho provato ad andare oltre, a penetrarla, lei ha reagito e mi ha detto: perché vi comportate in maniera tanto villana?» confessa in seguito alla governante Aelis Mazoyer. Non si dà per vinto, le porge la «valigetta dell’amore con tutti gli accessori». Quella rifiuta di guardarlo nudo poiché detesta «la pornografia». Più tardi racconterà: «Insomma, io ero una donna bella e giovane e mi trovavo davanti quel vecchio nano in uniforme».