27 luglio 2004
Tra quanti non gradiscono che al killer Luciano Liboni sia stato appioppato il soprannome "Lupo", l’etologo Giorgio Celli: «Il lupo è semplicemente un bravo predatore e se sgozza qualche volta degli agnelli lo fa perché non può andarseli a comperare, e fatti a pezzi in elegante confezione di plastica al supermercato
Tra quanti non gradiscono che al killer Luciano Liboni sia stato appioppato il soprannome "Lupo", l’etologo Giorgio Celli: «Il lupo è semplicemente un bravo predatore e se sgozza qualche volta degli agnelli lo fa perché non può andarseli a comperare, e fatti a pezzi in elegante confezione di plastica al supermercato. Gli etologi gli hanno fatto giustizia: si sa che il lupo è un animale sociale che vive in gruppi comandati da un leader e che si comporta con gentilezza verso i piccoli, che punisce per le loro birichinate semmai con una semplice zampata. Si sa anche che quando si presenta un aspirante al comando del gruppo, sfida il vecchio capo e tutto si risolve con una prova di lotta greco-romana i due animali si danno un sacco di spintoni finché uno cade a terra e allora il vinto mostra la gola al vincitore. Il quale dopo qualche ringhio non lo sgozza come potrebbe ma lascia che si alzi e che se ne vada tranquillamente». Giorgio Celli, "Il Messaggero" 26/7/2004;