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 2004  luglio 23 Venerdì calendario

CHEN YIFEI

CHEN YIFEI Zhenhai (Cina) 12 aprile 1946, Shanghai (Cina) 10 aprile 2005 • Pittore. Stilista • «Principe della moda oggi, o meglio una specie di arbiter elegantiarum per la nuova borghesia cinese che ha tanti soldi ma, come sostiene lui, non è stata educata al gusto e a uno stile di vita chic. Chen Yifei era, un tempo, uno dei più apprezzati pittori pompier del realismo socialista, grandi quadri esaltanti il presidente Mao, scene di giubilo popolare per la sconfitta di Chiang Kaishek, operai contadini e soldati corrucciati o sorridenti: insomma, tutto il repertorio classico dell’epoca della Rivoluzione Culturale lanciata da Mao nel 1966, proprio quando Chen si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Shanghai. Morto Mao, girato il vento, ecco che Chen Yifei, decide di inseguire il sogno americano e, nel 1982, parte per New York armato soltanto dei suoi pennelli. Sfonda nelle principali gallerie d’arte, vende a ottimi prezzi i suoi dipinti (non ritratti di Mao, ma quadri raffiguranti enigmatiche bellezze cinesi spogliate o vestite quotati sui 300 mila dollari e anche più) e, carico di dollari, torna a casa. Decide di darsi alla moda perché "moda o pittura, è sempre una questione di estetica". E così, nel 1997, apre due aziende di abbigliamento, Layefe e Threee Yi, tutti abiti che lui crea e che si vendono come il pane nelle sue 200 sofisticate boutiques sparse in una trentina di città della grande Cina: 3 milioni e mezzo di dollari di utili nel 2001 e poi via in crescendo, sempre senza problemi di trovare finanziamenti. Perché, dice, "basta che dipinga un quadro per pagare un mese di stipendio a tutti i miei dipendenti". A Shanghai, nel quartiere più trendy della megalopoli, Xintiandi, ha aperto anche due negozi di arredamento, Leyefe Home, mobili, biancheria e servizi da tavola su suo design. Non basta: nel 2002 ha lanciato il mensile di moda "Vision Magazine" (il primo numero pesava due chili), pubblica poi una straordinaria guida di Milano, la Milano della moda e del design, dà vita a un’agenzia di modelle, produce e dirige documentari sulla Shanghai d’antan. Ora sta pensando al mercato europeo per la sua linea di abbigliamento. E allora, vestiremo Yifei?» ("L’espresso" 8/7/2004).