Varie, 22 luglio 2004
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Diaz Juan
• Hermosillo (Messico) 17 settembre 1983. Pugile. Il 17 luglio 2004 conquistò il titolo mondiale dei leggeri Wba • «Per la boxe non ha indugiato un momento a dare buca a una splendida ragazza che lo voleva portare alla festa di fine liceo: "No grazie, fra due giorni devo combattere", disse senza rimpianti. Juan Diaz aveva allora 17 anni e già il curriculum del pugile provetto. Uno precoce, dissero quando l’anno prima era riuscito a qualificarsi per l’Olimpiade di Sydney 2000 con la nazionale messicana, salvo realizzare poco dopo che era troppo giovane (di tre mesi) per poter coronare il sogno olimpico. Non ebbe la pazienza di aspettare altri quattro anni, passò al professionismo che tutti gli sconsigliavano. [...] iscritto a Scienze governative alla University of Houston con la mira un giorno di diventare avvocato. Sulla scuola e l’educazione infatti non transige. Anzi dice che college e ring hanno molte cose in comune: "Quando ho un esame so di dover studiare perché se mi presento impreparato poi divento nervosissimo. Stessa cosa nel pugilato: se sapessi di non aver fatto in pieno il mio dovere in palestra, andrei a fare il match con addosso una tremenda insicurezza". Una grossa lezione l’aveva ricevuta nel settembre del 2001 in occasione del suo 12? incontro. Aveva 17 anni e rischiò di perdere da un brocco. Fu il giorno in cui assaggiò per la prima volta la polvere amara del tappeto, ma alla fine riuscì a cavarsela. Quell’enorme spavento lo fece piangere. Fu quando Carl Moretti, suo promoter con la Main Event, disse: "Quando vedi un pugile singhiozzare sul ring ti domandi se forse non sia troppo giovane o non abbia gli attributi per arrivare al titolo". Invece quella lezione fece l’effetto contrario: Diaz quel giorno diventò un uomo. Tanto che il soprannome "Baby Bull" ormai sembra obsoleto. Secondo i tecnici è già pronto a fare le scarpe a gente molto più famosa di lui» (Massimo Lopes Pegna, "La Gazzetta dello Sport" 22/7/2004).