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 2004  luglio 22 Giovedì calendario

RONCAGLIA

RONCAGLIA Gian Carlo Torino 1928, 28 giugno 2004. Storico. Del jazz. «Il jazz è una musica che ha scatenato passioni irreversibili, brucianti, accanimenti maniacali, e Gian Carlo Roncaglia [...] rappresentava come nessun altro in Italia questa adesione assoluta. Una passione che implicava una fede incrollabile nella superiorità estetica della musica improvvisata, e nel suo caso anche un preciso orientamento ideologico. Per lui il jazz era anche e soprattutto la voce di un’America sofferente e contraddittoria, il figlio prediletto di questi conflitti, sovrastruttura da una parte, generata da necessità economiche e sociali, ma anche voce interiore di un mondo poetico trascinante ed esplosivo, cresciuto all’ ombra delle false illusioni del sogno americano. Chiunque abbia frequentato in passato concerti e festival, ricorderà la sua figura, onnipresente, attento a fotografare, registrare, raccontare da cronista, quello che i jazzisti facevano sul palco. Era nato a Torino nel 1928 e a 10 anni era stato già catturato dalla febbre della musica, diventata poi attività professionale, collaborando soprattutto con la rivista Musica Jazz e altre riviste specializzate [...], scrivendo libri e prodigandosi in ogni modo per la diffusione della musica che amava. Armato di una Leica, di un registratore e di una macchina da scrivere, ha raccolto nella sua vita un’enorme mole di materiale, che ha donato alla fondazione senese "Arrigo Polillo", costruendo una sorta di approfondita ricerca sul campo che testimonia la vitalità, l’umanità lacera e gloriosa, gli aneddoti, il genio e la sregolatezza del jazz. Era figlio di una partigiana comunista e lui stesso, per primo in Italia, ha applicato al jazz una visione storica fortemente legata al marxismo. Molti anni fa scrisse un’ opera in quattro volumi, pubblicata da Marsilio, intitolata Una storia del jazz, nella quale aveva espresso il suo punto di vista militante, un racconto dal quale il jazz emergeva come punto di frattura derivato dai profondi conflitti che hanno tormentato l’America del Novecento, al cui centro, ovviamente c’era la questione afroamericana. Aveva pubblicato anche un libro fotografico, Ritratti jazz, e un altro saggio ristampato in tempi più recenti da Einaudi col titolo Il jazz e il suo mondo». (Gino Castaldo, "la Repubblica" 29/6/2004).