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 2004  luglio 21 Mercoledì calendario

Scienziati come noi Ho letto, sul numero di maggio, l’articolo ”Scienziati come noi” in cui si parla di come curare la distrofia muscolare o le malattie neurovegetative

Scienziati come noi Ho letto, sul numero di maggio, l’articolo ”Scienziati come noi” in cui si parla di come curare la distrofia muscolare o le malattie neurovegetative. Lo scopritore, Antonio Musarò, dice che «i tessuti muscolari sono in grado di riparare i traumi grazie ad alcune cellule staminali... ma che i malati di distrofia non hanno queste cellule». L’ormone da lui scoperto aumenta la capacità di riparare i muscoli. Poi dice però che quest’ormone agisce «come un megafono, richiama le cellule staminali verso i tessuti danneggiati...». Ma se i malati sono privi di queste cellule, come funziona? Marco (via e-mail) Risponde Letizia Gabaglio, autrice dell’articolo: «Gentile Marco, nell’articolo, per brevità e problemi di spazio, Antonio Musarò dichiara che i tessuti muscolari corrono naturalmente ai ripari dopo un trauma ”grazie ad alcune cellule, tra cui anche quelle staminali, che si precipitano sul muscolo danneggiato e cominciano a ripararne i tessuti”. Le altre cellule, non citate, sono le cellule dette ”satellite”, che sono di scorta e si attivano quando il muscolo è danneggiato. Nelle persone colpite da distrofia, questa loro capacità riparatrice è compromessa: producono infatti nuove fibre ma ugualmente danneggiate. Questo meccanismo è attivo nei primi anni di età ma poi si esaurisce, lasciando i malati privi delle cellule riparatrici. Sono quindi le cellule satelliti a essere assenti e non quelle staminali. L’ormone con cui lavora Musarò serve a richiamare queste ultime sul luogo dove è avvenuto il danno, per cercare di costituire nuove fibre non danneggiate».