Varie, 21 luglio 2004
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Micciche Lino
• Caltanissetta 31 luglio 1934, Roma 30 giugno 2004. Critico cinematografico. «Critico militante, fondatore di festival, docente universitario, manager culturale per grandi istituzioni: Lino Miccichè è stato un maestro. Di fede socialista, è stato lungamente il critico cinematografico del glorioso quotidiano del partito di Nenni e Lombardi, Avanti!, per lasciarlo dopo la mutazione genetica craxiana, e svolgere per un certo periodo la sua attività in ambito televisivo, per il Tg3. Ma nel corso degli stessi anni Miccichè si è ampiamente speso come mente politica, naturalmente incline a una vocazione da leader arricchita da una brillante vena da polemista, partecipando a commissioni e promuovendo campagne; a partire dalla riforma delle legge sul cinema che risale alla metà degli anni Sessanta, e dall’ istituzione dei nuovi organismi dell’ allora Gruppo Cinematografico Pubblico, come l’Italnoleggio che distribuì in Italia tanti film dell’est europeo. Lungamente in qualità di presidente del Sncci, l’associazione dei critici cinematografici italiani nata da una scissione "a sinistra" dell’antico sindacato dei giornalisti cinematografici. Ma ciò che più di tutto lascia una traccia tra le innumerevoli imprese di un instancabile attivista, resta la creazione, nel 1965 e affiancato da una pattuglia di qualificatissimi collaboratori che nel tempo è andata via via cooptando i migliori delle nuove generazioni, della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro. La Mostra ebbe lo straordinario dono di riassumere in sé la tempestività di un appuntamento (che per molti anni non si è mai voluto chiamare "festival") in assoluta sintonia con il grande movimento del cinema "nuovo" che ovunque sconvolse gli anni Sessanta - con, inizialmente, una predilezione per il cinema "militante" e per le esperienze che viveva l’ America Latina e in particolare il Brasile del "cinema novo" e del suo profeta Glauber Rocha - e la sua personale funzione di interprete dello stesso movimento. Miccichè, Pesaro e il Nuovo Cinema formarono per molti anni un triangolo perfetto di rispecchiamento reciproco: un’ onda creativa innovatrice aveva trovato nel critico (e nel suo "antifestival") il suo esegeta, scopritore e interlocutore privilegiato. A Pesaro si respirava un clima speciale e registi di tutto il mondo vi confluivano in giugno sentendosi veramente a casa, e quell’impronta è rimasta anche dopo attraverso i passaggi di mano ai successivi direttori: da Marco Muller a Adriano Aprà, da Andrea Martini [...] Allontanatosi dall’impegno diretto a Pesaro sul finire degli anni Ottanta, Miccichè si è andato successivamente defilando da tutti gli impegni "militanti" concentrandosi nella sua attività universitaria (prima a Trieste, poi a Siena e infine a Roma), e nell’incarico assunto fino alla svolta imposta dal governo di centrodestra come presidente della Scuola Nazionale di cinema-Centro sperimentale di cinematografia. In questa veste egli ha promosso un’opera monumentale, una sterminata Storia del cinema italiano [...] Fu anche presidente della Biennale di Venezia, per un breve periodo, nel ’ 97. Innumerevoli i contributi del Miccichè studioso, dai suoi libri sul "nuovo cinema" italiano e internazionale ai volumi su Luchino Visconti» (Paolo D’Agostini, "la Repubblica" 1/7/2004).