Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  luglio 18 Domenica calendario

a Germania ha finalmente trovato la forza di fare i conti con la sua terribile storia recente. Non era mai successo prima, e ora sono in lavorazione ben due fiction sul nazismo e la figura di Hitler

a Germania ha finalmente trovato la forza di fare i conti con la sua terribile storia recente. Non era mai successo prima, e ora sono in lavorazione ben due fiction sul nazismo e la figura di Hitler. Quel che non hanno potuto libri e convegni, percorsi politici interni e alleanze internazionali, divisioni traumatiche e storiche riconciliazioni, potranno ora cinema e tv. Il passaggio di temi e figure tragiche dall’alveo storico politico a quello narrativo proprio dell’immaginario indicano senza dubbio alcuno la fine di una lunga colpevolizzante e paralizzante rimozione. Molto, certo, ha potuto il passare degli anni e degli eventi, e il susseguirsi delle generazioni. Ora c’è il modo di lavorare in prospettiva e con la dovuta distanza. Anche se non sappiamo ancora con quali risultati, con quali approcci e lungo quali linee interpretative. Ancora oggi c’è chi in Italia ammette a fatica il consenso degli italiani al fascismo fino al 1938. Come sarà raccontata la facile nazificazione della nazione, e la mancanza di resistenze alla soluzione finale. Lo capiremo da chi verrà scelto a impersonare il Führer. Da come farà da parafulmine della negatività espressa all’epoca da tutta intera la Germania.