20 luglio 2004
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Ducruet Daniel
• Nato a Beausoleil (Principato di Monaco) il 27 novembre 1964. Conduttore tv. «Ex marito di Stephanie di Monaco, "costretto" a divorziare dalla principessa per quelle foto che lo ritraevano in atteggiamenti intimi con una spogliarellista. Uno scandalo a corte che gli costò il matrimonio. [...] "Ho un forte autocontrollo che devo all’educazione che mi ha dato mio padre. Poi ho fatto karate per 15 anni: le arti marziali ti danno autodisciplina". Un’autodisciplina che gli è servita anche ne La fattoria il reality show [...] che lo ha visto tra i protagonisti a vangare la terra e mungere mucche. Un’esperienza che definisce durissima [...] ma grazie alla quale è nata un’amicizia forte con Roberto Da Crema (detto "il baffo") [...] nato e cresciuto a Beausoleil, cittadina della Costa Azzurra a metà tra Monaco e Montecarlo. "Fino a vent’anni sono vissuto in una casa popolare, ho giocato per strada. Lì, o diventi forte o ti massacrano". Un primo matrimonio a 21 anni, un primo divorzio già a 24. Poi la decisione di diventare poliziotto "perché ho sempre voluto difendere i più deboli". Seguito dalla delusione "perché in realtà non era così". La scelta dunque di occuparsi della sicurezza della famiglia reale. Come si fa a essere una brava bodyguard? "I muscoli non c’entrano, bisogna essere discreti, non farsi riconoscere, usare la forza solo in caso di reale pericolo. E’ una vita faticosa però, perché vivi al ritmo di un’altra persona, non al tuo". Ma la ricorda come una bella esperienza. Anche perché proteggendo Stefania di Monaco ha incontrato l’amore: se ne è innamorato, ci ha fatto due figli, l’ha sposata. Rimpianti per quel che è stato e per quel che ha perso? "Nessuno. Ho vissuto una storia d’amore molto forte, ho avuto due bambini meravigliosi, e ora dopo il nostro divorzio i rapporti sono ottimi. Non voglio dire altro". Dice di non aver rancore per chi gli ha fatto del male (vinse una causa nella quale venne riconosciuto che la spogliarellista belga Fili Houtemann insieme con dei complici ordì un complotto a suoi danni). "Mi considero una persona molto fortunata e sono convinto che la vita pareggi i conti. Chi fa una cattiveria la paga. Il male che si fa, torna indietro, come una ruota"» (Maria Volpe, "Corriere della Sera" 10/7/2004).