L’Indipendente 11/7/2004, 11 luglio 2004
Il grappa è infrangibile Una gentile e graziosa leggenda si propaga con fede tra i soldati combattenti nella zona del monte Grappa
Il grappa è infrangibile Una gentile e graziosa leggenda si propaga con fede tra i soldati combattenti nella zona del monte Grappa. La difesa del monte Grappa da parte degli italiani è infrangibile, poiché il valore dei soldati, già grande, è ingigantito e protetto dalla santa memoria di Papa Sarto. Da quale fonte scaturisce questa leggenda? Ecco di che si tratta. Per volontà di Papa Pecci, e con denaro raccolto nelle parrocchie del Veneto, fu fatta costruire sul monte Grappa una chiesetta votata alla Madonna [...]. La chiesetta fu terminata nel 1901. In quell’anno, il santo uomo, Giuseppe Sarto, Cardinale Patriarca di Venezia, da Bassano, partì in pompa magna, su una mula bianca, circondato da parroci e sacerdoti e spesse turbe di fedeli delle diocesi circostanti, e s’avviò al monte. La notte riparò a mezza via. Il mattino seguente ascese alla vetta, e qui consacrò la chiesetta con funzioni religiose e disse la messa, ascoltata con devoto fervore, dalle moltitudini presenti. Poi fece scoprire una lapide murata su una parete della chiesetta con iscrizione dettata da Papa Pecci. Il Cardinale Patriarca Sarto, che fu poi Papa Pio X, morto per i fedeli in credito di santità, straziato dalla terribile guerra, nelle campagne del Veneto è oggetto di culto pietoso. Da questo fatto è nata la leggenda che fortifica l’eroismo dei nostri cari soldati. Servizio informazioni del comando supremo, lettera anonima, 23 gennaio 1918.