L’Indipendente 11/7/2004, 11 luglio 2004
ufficiale traditore Il 28 corrente fui informato essersi diffusa in alcuni comuni della Valtellina, e specie a Tirano, l’infondata notizia di avere lo Stato Maggiore della divisione di Edolo affidato ad un soldato un plico contenente i piani del Tonale, per essere portati al nemico, dando ingiunzione a questo di uccidere il messaggero del plico
ufficiale traditore Il 28 corrente fui informato essersi diffusa in alcuni comuni della Valtellina, e specie a Tirano, l’infondata notizia di avere lo Stato Maggiore della divisione di Edolo affidato ad un soldato un plico contenente i piani del Tonale, per essere portati al nemico, dando ingiunzione a questo di uccidere il messaggero del plico. Ma costui, lettone il contenuto, ritornava sui suoi passi e uccideva l’ufficiale mandatario. La notizia pervenuta in Valtellina a scopo disfattista parte da militari di Edolo ed ha prodotto senso di sgomento nella popolazione civile e di sfiducia nei militari delle classi più creduli. Il 28 stesso mandai sul posto questo Commissario Cav. Wenzel, il quale stamani è ritornato dopo di avere accertato che la stessa notizia fu data nel novembre dell’anno scorso, subito dopo Caporetto, da alcuni soldati valtellinesi ad una signora residente a Milano; una patriottica donna, che tanto benefica i militari al fronte. Detta signora ne parlò ad un magistrato, e questi all’Arma dei Carabinieri Reali, che indagò infruttuosamente. La cosa allora fu tenuta segreta e non se ne ebbe sentore nemmeno in questo ufficio. Il fatto di ridestarsi questa stessa notizia con tanta propagazione, fa pensare al determinato proposito dei nostri nemici di sgomentare le masse ignoranti civili e militari, e poiché in novembre le indagini non furono approfondite, avrei in animo di farlo ora, facendo interrogare dallo stesso Commissario Wenzel, a Milano, la signora cui si accenna, tanto più che il magistrato che la conosce afferma che se quella signora è interrogata con garbatezza, potrebbe fornire preziose notizie, a causa del contatto continuo e benefico che conserva coi militari in specie di truppa. Raccomandata riservatissima del 30 marzo 1918 del prefetto di Sondrio al ministero dell’Interno.