Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  luglio 19 Lunedì calendario

CHALANA Fernando (Fernando Albino de Sousa Chalana).

CHALANA Fernando (Fernando Albino de Sousa Chalana). Nato a Barreiro (Portogallo) il 10 febbraio 1959. Calciatore. «Baffoni e capelli lunghi ricci, detto o pequeno genio (166 cm per 62 kg) per la sua abilità e fantasia stupefacente, esordiente a 17 anni in nazionale, l’uomo che scardinava le difese per Diamantino o Nenè o Jordao. [...] un giocatore molto amato secondo solo a Eusebio come popolarità» (Flaviano De Luca, "il manifesto" 30/6/2004). Terzo agli europei 1984, sconfitto in semifinale dalla Francia: «Credo sia stata l’unica volta, in tutta la storia del calcio, che una nazionale avesse ben quattro allenatori - Fernando Cabrita, Antonio Morais, Jose Augusto e Toni - e c’erano discussioni perenni [...] c’era una fortissima rivalità tra giocatori del Benfica e del Porto [...] I transalpini andarono in vantaggio con una combinazione di Platini e Domergue. Poi ebbero numerose occasioni per segnare ancora, fallite per gli errori di Giresse e sventate dal lavoro del nostro portiere, Bento. A metà della ripresa, ci credevamo veramente nella possibilità di pareggiare. Ad un certo punto scattai sulla sinistra liberandomi del mio marcatore e mandai un invitante pallone al centro che Jordao di testa mandò in rete. Avevamo trovato il pari ma volevamo vincere. Una combinazione simile accadde nel primo tempo supplementare e stavolta Jordao raddoppiò con un grande tiro al volo. All’inizio del secondo tempo supplementare eravamo stanchissimi. I francesi pareggiarono sfruttando un rimpallo in area e noi pensavamo già di essere riusciti ad arrivare ai rigori dove potevamo sfruttare l’esperienza di Bento. E invece arrivò questo cross di Tigana che tagliò fuori tutta la difesa e fu raccolto da Platini che stoppò e mise dentro sottomisura» (Flaviano De Luca, "il manifesto" 30/6/2004).