Enrico Currò, "la Repubblica" 18/7/2004;, 18 luglio 2004
«Il colpo di testa non va. Il lancio lungo in Brasile non si usa tanto. Mio padre mi dice di allenarmi sulle punizioni
«Il colpo di testa non va. Il lancio lungo in Brasile non si usa tanto. Mio padre mi dice di allenarmi sulle punizioni. E con il Milan mi sto già esercitando sulla rapidità nei primi metri di corsa. Sulla mancanza di continuità, invece, non sono d´accordo. Quando mi si vede sparire per un po´ dal gioco, è perché aspetto il momento adatto per decidere la partita. Cerco il gol o l´assist» (l’autocritica di Kakà).