(Monica Ricci Sargentini, ཿCorriere della sera 16/7/2004. pag. 13)., 16 luglio 2004
Secondo il rapporto sullo Sviluppo Umano 2004, presentato il 15 luglio a Bruxelles dall’Undp (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) e stilato da un team indipendente di esperti (ha contribuito anche il premio nobel per l’economia Amartya Sen), nella classifica degli indici di sviluppo umano l’Italia è al 21° posto su 177 Paesi, preceduta dalla Spagna e seguita da Israele; nel periodo 1975-2002, inoltre, è stata superata da Irlanda, Finlandia, Spagna e Lussemburgo
Secondo il rapporto sullo Sviluppo Umano 2004, presentato il 15 luglio a Bruxelles dall’Undp (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) e stilato da un team indipendente di esperti (ha contribuito anche il premio nobel per l’economia Amartya Sen), nella classifica degli indici di sviluppo umano l’Italia è al 21° posto su 177 Paesi, preceduta dalla Spagna e seguita da Israele; nel periodo 1975-2002, inoltre, è stata superata da Irlanda, Finlandia, Spagna e Lussemburgo. Tra i Paesi del G8, l’Italia è seguita solo dalla Russia, fanalino di coda delle nazioni europee più importanti in 57ma posizione. Per calcolare l’indicatore, s’è tenuto conto di diversi fattori, tra cui il reddito pro-capite, il livello d’istruzione, la qualità del servizio sanitario e l’aspettativa media di vita.