Stefania Rossini, L’espresso 22/7/2004, pag. 70ss., 22 luglio 2004
Camilleri è sempre stato comunista: «Persino nel 1956, quando moli se ne andarono dal partito per i fatti di Ungheria, rimasi perché penaavo che, in un mondo spaccato in due, i sovietici facessero bene a tenere sotto controllo la propria parte»
Camilleri è sempre stato comunista: «Persino nel 1956, quando moli se ne andarono dal partito per i fatti di Ungheria, rimasi perché penaavo che, in un mondo spaccato in due, i sovietici facessero bene a tenere sotto controllo la propria parte».