Michael Kerrigan, "Gli strumenti di tortura", L’Airone., 13 luglio 2004
In epoca romana, gli schiavi evasi e poi catturati di nuovo erano marchiati a fuoco con una ”F” (fugitivus) sulla fronte
In epoca romana, gli schiavi evasi e poi catturati di nuovo erano marchiati a fuoco con una ”F” (fugitivus) sulla fronte. Anche nell’Inghilterra medievale si usava un sistema simile, con lettere differenti a seconda dei reati: ”R” o ”V” per i vagabondi (rogue o vagabond, in inglese), ”T” per i ladri (thief), ”M” per gli assassini (manslaughter), ”P” per gli spergiuri (perjury), la sigla ”SL” per gli autori di pamphlet sediziosi (seditious libel). Mentre all’inizio i marchi erano impressi alla base del pollice, in seguito si prese l’abitudine di applicarli sulle guance. In Francia la marchiatura con ferro rovente fu utilizzata fino alla fine del XVIII secolo, in Inghilterra fu abolita nel 1829: in realtà per i civili era ormai in disuso, ma ancora era praticata nell’esercito, sotto forma di tatuaggio (una ”D” per i disertori, ”BC” per un bad characters, ovvero cattivo soggetto, e così via).