Michael Kerrigan, "Gli strumenti di tortura", L’Airone., 13 luglio 2004
In greco antico la tortura s’indicava con il termine ”basanos”, che era il nome di un tipo di ardesia usata per verificare la purezza dell’oro: una volta sfregata con pepite di buona qualità, presentava una macchia che nessuna lega più bassa era in grado di produrre
In greco antico la tortura s’indicava con il termine ”basanos”, che era il nome di un tipo di ardesia usata per verificare la purezza dell’oro: una volta sfregata con pepite di buona qualità, presentava una macchia che nessuna lega più bassa era in grado di produrre. Così, come il basanos rivelava l’oro, la tortura tirava fuori all’interrogato la verità. Nella Grecia classica non si sottoponevano a supplizio gli uomini liberi, ma solo gli schiavi. Dalla commedia ”Le Rane” di Aristofane (406 a.C.): "Come posso torturarlo?", "In qualunque modo! Mettendolo alla ruota, frustandolo, scorticandolo vivo, versandogli aceto nelle narici, ammassandogli mattoni sul petto, o appendendolo per i pollici e in qualunque altra maniera possibile".