Filippo Ceccarelli, "La Stampa" 12/7/2004 pagina 7, 12 luglio 2004
Cesare Previti ospite del programma ”Terrazze” (Raisat, martedì ore 22) visto da Ceccarelli: "Si è raccontato con il narcisismo spudorato di questo tempo
Cesare Previti ospite del programma ”Terrazze” (Raisat, martedì ore 22) visto da Ceccarelli: "Si è raccontato con il narcisismo spudorato di questo tempo. La sua maschia gioventù. La laurea presa prima del tempo: per questo gli negarono la lode e lui non volle stringere la mano al professore. L’impegno politico e quello professionale, su mandato di un certo zio avvocato. La divisione dei compiti in famiglia: la moglie regina delle cene e della terrazza, ”a casa mia si mangia meglio che in qualsiasi ristorante” si è vantato senza rendersi conto della sostanziale ineleganza del confronto. E lui invece, Cesarone, ”guerriero” amante della gerarchia e orgoglioso di essere risultato il più virile di tutta la classe politica, ”a fare la guerra”. ”La guerra?” gli ha chiesto la Brandi con un filo di voce. ”Ebbè, sì, la guerra” ha risposto con un sorriso un po’ rinsecchito, scattando la testa all’indietro. Il giornalista ha poi commentato parlando di "una certa dose di fascismo autentico, antropologico, residuale ma quintessenziale, chissà quanto consapevole".