Franco Cimmino, ཿVita quotidiana degli Egizi, Rusconi Libri, 1994., 12 luglio 2004
Nell’antico Egitto, le montagne e il deserto orientale erano ricchi dei materiali che servivano per le grandi costruzioni sacre
Nell’antico Egitto, le montagne e il deserto orientale erano ricchi dei materiali che servivano per le grandi costruzioni sacre. Le cave erano sotto la giurisdizione del sovrano, che stabiliva quanti e quali blocchi di pietra prelevare per costruire un monumento. Il granito rosso e nero arrivava da Assuan, l’arenaria dal Gebel Silsileh, la quarzite bruna e rossa dal Gebel Ahmar, l’alabastro da Hatnub, le dioriti dallo Uadi Barud, la basanite nello Uadi Hammamat. Si trovava inoltre malachite, turchese, granato, feldspato verde, calcedonia, calcite, cornalina, quarzo e oro. L’Egitto era invece povero di legname: per le statue e i sarcofaghi più semplici si usava il sicomoro, l’acacia per le zattere e le chiatte. S’importava abete, cedro e conifere dal Libano, ebano dal Sudan.