Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  luglio 12 Lunedì calendario

Il mestiere più diffuso in Egitto era quello del contadino. Le coltivazioni di grano e lino costituivano i settori principali dell’economia faraonica, ma si piantavano anche cetrioli, cocomeri, fave, lenticchie, ceci, porri, fichi, datteri, giuggioli, uva

Il mestiere più diffuso in Egitto era quello del contadino. Le coltivazioni di grano e lino costituivano i settori principali dell’economia faraonica, ma si piantavano anche cetrioli, cocomeri, fave, lenticchie, ceci, porri, fichi, datteri, giuggioli, uva. Si ottenevano olii da sesamo, moringa e ricino (l’ulivo si usò soltanto dopo il 1580 a.C., ma rimase sempre una rarità). Sulle rive del Nilo e degli stagni crescevano spontanei i papiri (se ne masticavano i gambi dolci, mentre gli steli erano usati per fare canoe, canestri, gabbie, sandali). Da altre piante, come l’edera, si ottenevano tinture e medicamenti. Gli orti erano divisi in piccoli riquadri intorno ai quali scorrevano canaletti per l’irrigazione. Se non c’era la possibilità di irrigare il campo, lo si innaffiava con giare piene d’acqua portate a spalla grazie a un bilanciere.