(Lorenzo Salvia, ཿCorriere della sera 9/7/2004. pag. 14)., 9 luglio 2004
Rivolegersi a una persona dicendo ”tu non sei nessuno”, "è per coscienza comune certamente offensivo, perché lesivo del decoro di una persona, ovvero della dignità fisica, sociale e intellettuale"
Rivolegersi a una persona dicendo ”tu non sei nessuno”, "è per coscienza comune certamente offensivo, perché lesivo del decoro di una persona, ovvero della dignità fisica, sociale e intellettuale". Lo ha stabilito la Cassazione, intervenendo nel caso di Giulio C. triestino, che aveva apostrofato in quel modo Stefano S., parcheggiatore, con il quale aveva litigato per il posto auto (già condannato dal Tribunale di Trieste a pagare 300 euro di multa per il reato di ingiuria). I giudici di piazza Cavour inoltre hanno deciso che l’imputato dovrà pagare altri 500 euro come spese processuali.