Paolo Murialdi, "Storia del giornalismo in Italia", Il Mulino., 5 luglio 2004
Negli anni Sessanta, negli altri Paesi sono già in funzione le rotative Walter e Hoe, mentre in Italia sono rare le tipografie moderne, così come sono arretrati i trasporti e i sistemi di vendita
Negli anni Sessanta, negli altri Paesi sono già in funzione le rotative Walter e Hoe, mentre in Italia sono rare le tipografie moderne, così come sono arretrati i trasporti e i sistemi di vendita. Le notizie fresche sono una rarità: mentre altrove le agenzie come l’Havas, la Reuters e la Wolff scambiano notizie tramite telegrafo, nessun quotidiano italiano può permettersi l’uso di questo mezzo ancora costoso. Si dà notizia dei fatti cinque o sei giorni dopo che sono accaduti, con titoli da rubrica ("Rassegna politica", "Italia", "Notizie varie"). Di solito, in prima pagina, in basso e su cinque colonne, c’è la puntata del romanzo d’appendice più apprezzato dai lettori.