Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  giugno 30 Mercoledì calendario

Secondo uno studio pubblicato sul ”Journal of monetary economics” e curato dai tre economisti italiani Luigi Guiso, Paola Sapienza e Luigi Zingales, tra tutte le religioni, la cristiana è quella «maggiormente e positivamente associata» alle attitudini sociali che portano allo sviluppo dell’economia, mentre quella islamica lo è negativamente

Secondo uno studio pubblicato sul ”Journal of monetary economics” e curato dai tre economisti italiani Luigi Guiso, Paola Sapienza e Luigi Zingales, tra tutte le religioni, la cristiana è quella «maggiormente e positivamente associata» alle attitudini sociali che portano allo sviluppo dell’economia, mentre quella islamica lo è negativamente. Altra conclusione: la partecipazione alle attività religiose stimola una maggiore fiducia nel governo del paese, rispetto ai non credenti. L’effetto è forte per gli induisti e per i musulmani, più debole per i cattolici e i protestanti.