Rossana Bruzzone, Personaggi. Mode e stili della modernità, L’Autore Libri Fire, 1 luglio 2004
Cicisbeismo. Definizione di Luigi Valmaggi (I cicisbei, 1927): "La nota moda, ma imperfettamente nota, per cui a una signora non era lecito comparire in pubblico se non accompagnata, allora si diceva ”servita”, da qualche uomo che non doveva essere suo marito"
Cicisbeismo. Definizione di Luigi Valmaggi (I cicisbei, 1927): "La nota moda, ma imperfettamente nota, per cui a una signora non era lecito comparire in pubblico se non accompagnata, allora si diceva ”servita”, da qualche uomo che non doveva essere suo marito". Talmente radicata in Italia, che nel XVIII secolo il nome del cavalier servente, o cicisbeo (talvolta un sacerdote), è perfino contemplato nei contratti di matrimonio. Anzi, allora per un marito era un disonore andare ad assistere a uno spettacolo alla Scala a braccetto della moglie, "perché ella non riesce a convincere il proprio amico a darle il braccio per attraversare l’atrio" (Sthendal, Roma, Napoli e Firenze, 1817).