Settimana Incom 28/1/1960, 28 gennaio 1960
divorziate Sono una sua lettrice e mi è dispiaciuto che lei abbia scritto: "Si presenta la signora divorziata alla signora vedova, o alla signora che ha saputo conservarsi il marito"
divorziate Sono una sua lettrice e mi è dispiaciuto che lei abbia scritto: "Si presenta la signora divorziata alla signora vedova, o alla signora che ha saputo conservarsi il marito". Infatti io sono divorziata ma non mi considero inferiore a nessuno. Sono dolente di averla addolorata, ma non io ho inventato certe regole, fisse, del galateo, furono stabilite lungo il corso degli anni, seguendo particolari motivi, ed effettivamente le prime donne che ebbero il coraggio di divorziare mostrarono , se non altro, meno pazienza e meno spirito di sacrificio delle altre. Il popolo inglese rifiutò di veder regina la signora Simpson, benché i suoi due mariti, galantemente, si fossero assunti le colpe dei due divorzi. A torto o a ragione, la signora Simpson si era posta fuori dalla regola. La stessa severità popolare vietò, in seguito, le nozze di Margaret con il colonnello Townsend, divorziato per colpa di sua moglie. Badi che io le ho parlato solo di etichetta e di divorzi anglosassoni. In Italia, per i cattolici, il divorzio non esiste. (Contessa Clara)