Franco Malerba ཿtuttoScienze, 17 luglio 2002, 17 luglio 2002
«Dieci anni fa - era il 31 luglio 1992 - partivo a bordo dello shuttle ”Atlantis” con la prima missione del satellite a filo ”Tethered”
«Dieci anni fa - era il 31 luglio 1992 - partivo a bordo dello shuttle ”Atlantis” con la prima missione del satellite a filo ”Tethered”. Il sistema scientifico e industriale italiano si cimentava, con la Nasa, in un’operazione spaziale tra le più complesse mai tentate nella storia delle attività in orbita: si trattava di lanciare un satellite scientifico agganciato a un lunghissimo filo conduttore e - dopo un periodo di misure in configurazione ”aquilone” - riavvolgere il filo e riportare il satellite a bordo. (...) La fortuna non arrise agli audaci nella missione dell’Atlantis del 1992 perché un banale errore di montaggio del sistema di lancio, fabbricato dagli americani, bloccò il sistema a mezza strada. Il satellite tornò fortunosamente a terra sano e salvo e fu riportato nello spazio quattro anni dopo, nel ’96, ma anche questa volta, qualcosa andò storto. Non più trattenuto, il satellite Tethered si allontanò nel buio dello spazio trascinandosi il lungo filo e si interrompeva di nuovo prematuramente l’esperimento. Il satellite italiano aveva funzionato sempre egregiamente e la partecipazione italiana aveva generato alla Nasa credibilità e interesse per il sistema Italia (...). Dopo quelle missioni, la Nasa avrebbe continuato in sordina le ricerche sui cavi nello spazio,(...) ma in Italia, tra una polemica e l’altra, l’Asi decideva di interrompere questa linea di ricerca (...). Credo che in un futuro non troppo lontano, messa a regime la Stazione spaziale internazionale, le attività con le funi nello spazio riprenderanno e mi auguro che scienziati e industria italiani saranno ancora della partita». (Franco Malerba ”tuttoScienze”, 17 luglio 2002)