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 2003  settembre 27 Sabato calendario

Il conte Alphonse de Touluse-Lautrec, eccentrico, ricchezze illimitate e antica nobiltà, noto come campione di esibizionismo, crudeltà, intolleranza

Il conte Alphonse de Touluse-Lautrec, eccentrico, ricchezze illimitate e antica nobiltà, noto come campione di esibizionismo, crudeltà, intolleranza. Una passione per la caccia col falcone, era affascinato dai rapaci che legava, in gabbia, all’asse della carrozza per condurli in giro nelle strade di Parigi. Il figlio Henri era solito dire alla nonna: «Se c’è papà, si è certi di non essere la persona più notata». Accanito conservatore, una volta disse a un arcivescovo: «Ah, monsignore, sono ormai passati quei giorni in cui i conti di Toulouse potevano sodomizzare un frate e impiccarlo, se lo desideravano». Non amava il figlio né la sua arte, che considerava indegna del nome di famiglia. Nell’ottobre 1901, quando Henri giaceva sul letto in punto di morte, «il padre entrò nella stanza per fargli visita e iniziò a uccidere le mosche. Lautrec disse allora: "Vecchio pazzo!" e spirò».