Villaggio globale n. 29, Sette 26/01/1995, 26 gennaio 1995
Pittori. Secondo il pittore Orfeo Tamburi - scomparso da poco - Carrà aveva saccheggiato Seurat, Sironi aveva derubato Roualt, Tosi era una signorinetta, Mafai, innamoratosi di Utrillo, lo aveva rifatto a Roma, Scipione, benchè non privo di genio, ricopiava El Greco, Manzù ripeteva Medardo Rosso, De Pisis era felice di imitare Manet (’De Pisis veniva da una zona d’Italia dove si pianta la canapa che, lasciata marcire, emana odori disgustosi, De Pisis s’era portato dietro quegli odori”), Guttuso faceva una pittura comunista per far paura ai borghesi e una pittura borghese che era un guazzabuglio delle correnti moderne
Pittori. Secondo il pittore Orfeo Tamburi - scomparso da poco - Carrà aveva saccheggiato Seurat, Sironi aveva derubato Roualt, Tosi era una signorinetta, Mafai, innamoratosi di Utrillo, lo aveva rifatto a Roma, Scipione, benchè non privo di genio, ricopiava El Greco, Manzù ripeteva Medardo Rosso, De Pisis era felice di imitare Manet (’De Pisis veniva da una zona d’Italia dove si pianta la canapa che, lasciata marcire, emana odori disgustosi, De Pisis s’era portato dietro quegli odori”), Guttuso faceva una pittura comunista per far paura ai borghesi e una pittura borghese che era un guazzabuglio delle correnti moderne. Incontrando Tamburi - raccontava Tamburi - Guttuso gli disse: sei un pittore importante, ma ti manca questo, che non sei comunista. Tamburi, dice, lo mandò al diavolo. Unici pittori italiani del Novecento da salvare secondo Tamburi: Boccioni e De Chirico.