Villaggio globale n. 29, Sette 26/01/1995, 26 gennaio 1995
Inter. ”Da psichiatra le propongo un’analisi dell’oggetto della mia passione sportiva, l’Inter
Inter. ”Da psichiatra le propongo un’analisi dell’oggetto della mia passione sportiva, l’Inter. La squadra e i suoi tifosi soffrono di un grave complesso di Edipo irrisolto e grave, definito dall’odio per un padre avventuroso (il Milan), capace di passare con disimpegno dalla serie B al primato mondiale, e dall’ossessione per l’immagine irraggiungibile della madre (la Juve). L’interista è un insicuro e imita le soluzioni altrui (da Castagner a Trapattoni, dalla zona di Orrico agli olandesi). Si autodefinisce per contrapposzione. L’interista archetipo (Prisco) tende ad adottare come punto di riferimento l’altro: la sconfitta del Milan è più importante della vittoria dell’Inter. Andrebbe invece incoraggiato nello sviluppo della propria personalità (il vivaio) e in extremis un anno di purgatorio (la B) potrebbe rivelarsi salutare” (lettera di Fabio Madeddini alla "Gazzetta dello Sport", 26 gennaio 1995).