Villaggio globale n. 1, Sette 07/07/1994, 7 luglio 1994
Il ministro Fisichella ha ammesso senz’altro di essere monarchico, argomentando che una figura istituzionale svincolata dal consenso elettorale e dal potere finanziario è garanzia di libertà per tutti (inoltre, a suo dire, capitando a quel posto un cretino, lo si neutralizza meglio da re che da presidente)
Il ministro Fisichella ha ammesso senz’altro di essere monarchico, argomentando che una figura istituzionale svincolata dal consenso elettorale e dal potere finanziario è garanzia di libertà per tutti (inoltre, a suo dire, capitando a quel posto un cretino, lo si neutralizza meglio da re che da presidente). Amedeo d’Aosta fa poi sapere che il bisnonno Amedeo, re di Spagna dal 1870 al 1873 e fratello di Umberto I, fu un forte teorico del federalismo e dichiara perciò di sentirsi molto vicino alla Lega. Sergio Boschiero, leader dei monarchici, conferma: ”Sì, il leghismo è per il re”. Fabio Torriero, redattore di "Italia settimanale", contribuisce al dibattito con un libro, uscito ora, dal titolo ”La repubblica monarchica” (qualunque cosa significhi). Fatta una rapida indagine tra esponenti della Destra, risulta tuttavia che l’eventuale re (o più probabilmente imperatore) non sarebbe un Savoia, bensì lo stesso Berlusconi. Su questo, il giornalista del "Secolo" Aldo Di Lello commentò velocemente: ”dinastia della Standa”.