Enrica Roddolo, ìLa dinastia dei Grimaldi. Settecento anni di storia e leggenda del Principato di Monacoî, Piemme Editore 1997, 25 ottobre 2001
Il primo progetto di casa da gioco di Aubert e Langlois si chiamava bains de Monaco. Non ebbe successo perché non riuscì ad attirare nel principato la mondanità europea
Il primo progetto di casa da gioco di Aubert e Langlois si chiamava bains de Monaco. Non ebbe successo perché non riuscì ad attirare nel principato la mondanità europea. Dopo loro giunse un tale Pietro Duval, un millantatore che vantava supposte conoscenze altolocate. A questi succedette un certo Francesco Le Febvre, un losco faccendiere che ebbe però il merito di stipulare un contratto con il ”Figaro” di Parigi. Questo garantiva che gli eventi monegaschi avessero una buona copertura stampa. Dopo alcuni servizi giornalistici iniziò ad arrivare l’aristocrazia europea. Il casinò venne rimodernato nel 1858 dall’urbanista Godinot de la Bretonnerie, della ”scuola” di Haussmann e dall’architetto Dutrou, autore del palazzo dell’Industria di Parigi: questi creò la sala arabescata Mauresque.