Enrica Roddolo, ìLa dinastia dei Grimaldi. Settecento anni di storia e leggenda del Principato di Monacoî, Piemme Editore 1997, 25 ottobre 2001
Carlo III, su ispirazione di Carolina, moglie di Florestano, pensa anche ad emulare le case da gioco che prosperano nelle città termali tedesche
Carlo III, su ispirazione di Carolina, moglie di Florestano, pensa anche ad emulare le case da gioco che prosperano nelle città termali tedesche. Il progetto prende corpo nel quartiere delle Spélugues, che diventa, in suo onore, Montecarlo. La prima sala giochi è istituita a Villa Bellevue alla Condamine. In epoca romana la Condamine era il quartiere dei notabili. La Spelegues era la zona rurale destinata al pascolo delle capre o abitata da artigiani. Di questo progetto si occupano Léon Langlois e Albert Aubert, due giornalisti ed affaristi disposti al rischio. I problemi peggiori per lo sviluppo del turismo nel principato derivano dalla difficoltà degli spostamenti verso il Principato. Per raggiungerlo da Nizza occorrono quattro ore. Via mare è in servizio un unico battello a ruote, il ”Palmaria”, che trasporta un po’ di tutto. La strada ferrata voluta da Carlo III renderà più agevoli gli spostamenti. Il giorno dell’inaugurazione della linea partono 400 passeggeri, dopo un anno saranno settantamila.