Enrica Roddolo, ìLa dinastia dei Grimaldi. Settecento anni di storia e leggenda del Principato di Monacoî, Piemme Editore 1997, 25 ottobre 2001
Mancando i tributi, il regno si mantiene con il commercio, la pesca, il pirataggio. Voci principali del bilancio sono però l’esercizio mercenario delle armi al soldo altrui ed il diritto di porto
Mancando i tributi, il regno si mantiene con il commercio, la pesca, il pirataggio. Voci principali del bilancio sono però l’esercizio mercenario delle armi al soldo altrui ed il diritto di porto. Per quanto riguarda quest’ultimo, ogni nave che attracca nel porto è tenuta a versare all’erario monegasco il due per cento del valore delle merci trasportate. Monaco era allora per le navi in transito la migliore soluzione per i rifornimenti e per il riposo dell’equipaggio. In occasione di tempeste o dell’attacco da parte di pirati, un sicuro rifugio. In breve il diritto di porto diventa una vera ricchezza per i Grimaldi. Ranieri II che succede al padre Carlo I, sposa in prime nozze Ilaria del Carretto ed in seconde Isabella Asinari. Pessimo amministratore, nonostante i diritti di porto vedrà il patrimonio notevolmente assottigliato. Sarà costretto a vendere parte dei suoi possedimenti.