22 gennaio 1999
Previsioni del ”Piano regolatore nazionale numero 35” varato dal governo di Israele secondo le rivelazioni del quotidiano israeliano ”Haaretz”: estendere Gerusalemme non a est, nella zona occupata, bensì a ovest, per assorbire migliaia di israeliani che vivono nei piccoli centri abitati vicini, allo scopo di aumentare la percentuale della popolazione ebraica della città «minacciata» dall’aumento demografico arabo
Previsioni del ”Piano regolatore nazionale numero 35” varato dal governo di Israele secondo le rivelazioni del quotidiano israeliano ”Haaretz”: estendere Gerusalemme non a est, nella zona occupata, bensì a ovest, per assorbire migliaia di israeliani che vivono nei piccoli centri abitati vicini, allo scopo di aumentare la percentuale della popolazione ebraica della città «minacciata» dall’aumento demografico arabo. Per realizzare il loro obiettivo demografico (750.000 ebrei nel 2020, il 60% dei residenti a Gerusalemme), i pianificatori hanno escluso l’annessione di grossi insediamenti ebraici della Cisgiordania, come Maale Adumim, Pisgaat Zeev, che avrebbero comportato l’inclusione di numerosi centri abitati palestinesi, e hanno progettato la costruzione di quarantaquattromila appartamenti a ovest.