Alessandra Comazzi, "Schermi. Le immagini del cinema, della televisione e del computer", Utet, 1999, 28 aprile 1999
«E’
prevedibile che aumenterà il numero degli abbonati (a Telepiù, ndr.), ma sono i gusti del pubblico a essere difficilmente prevedibili, spesso sorprendenti. Esiste inoltre un altro problema serio, ed è quello della sovrabbondanza di strumentazione ancora richiesta a chi vuole scegliere che cosa guardare. Se avessimo un’interfaccia elettronica alla Blade runner, se potessimo già parlare con il computer attraverso la voce, o leggendo gli ologrammi, le possibilità di diffusione sarebbero diverse. Ma noi abbiamo un approccio ancora troppo complicato a questi nuovi mezzi di comunicazione, parabole fisse, parabole mobili, decoder, telecomandi, bollette, menu complicati da consultare e da utilizzare. Le accelerazioni tecnologiche sono ormai velocissime, anzi le aziende produttrici frenano, per motivi commerciali e sociali. La ricerca e la produzione sono più veloci del marketing».