Alessandra Comazzi, "Schermi. Le immagini del cinema, della televisione e del computer", Utet, 1999, 28 aprile 1999
Con la pay-tv «si configura un altro possibile scenario: il telespettatore che può pagare avrà a disposizione la prima scelta di cinema e sport da un lato, di documentari e produzioni di qualità dall’altro; il telespettatore che non può pagare dovrà accontentarsi dei quiz sempre più poveri e meno convincenti, dei cattivi film per la tv, dell’intrattenimento senza ispirazione e dell’informazione senza credibilità che andrà fornendo la tv generalista»
Con la pay-tv «si configura un altro possibile scenario: il telespettatore che può pagare avrà a disposizione la prima scelta di cinema e sport da un lato, di documentari e produzioni di qualità dall’altro; il telespettatore che non può pagare dovrà accontentarsi dei quiz sempre più poveri e meno convincenti, dei cattivi film per la tv, dell’intrattenimento senza ispirazione e dell’informazione senza credibilità che andrà fornendo la tv generalista».