Alessandra Comazzi, "Schermi. Le immagini del cinema, della televisione e del computer", Utet, 1999, 28 aprile 1999
«Nel 1981 venivano trasmessi più di 400 film all’anno, sei anni dopo il numero era arrivato a 1300, cioè la quantità equivalente alla metà di tutti i film trasmessi dalla Rai nel periodo del monopolio
«Nel 1981 venivano trasmessi più di 400 film all’anno, sei anni dopo il numero era arrivato a 1300, cioè la quantità equivalente alla metà di tutti i film trasmessi dalla Rai nel periodo del monopolio. Quella attenzione formale, quella accuratezza persino maniacale alla qualità della copia che doveva passare dal grande al piccolo schermo, furono dimenticate. Fra i 1300 film della Rai e gli oltre 1700 della Fininvest, il pubblico poteva scegliere, soltanto sui network nazionali, fra otto pellicole al giorno. Anche economicamente, il costo dell’acquisto dei film aumentò in modo esponenziale. Non soltanto: si diffuse la pratica dell’acquisto ”a pacchetto”: se si voleva Via col vento, ad esempio, si dovevano comprare insieme altri film minori e sottoprodotti realizzati a basso costo per la tv. Fu così che la Rai si riempì i magazzini di lavori non desiderati, destinati ad essere trasmessi quando ci sarebbero stati meno soldi da spendere».