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 1999  aprile 28 Mercoledì calendario

Carosello: «Debuttò il 3 febbraio 1957, dopo un dibattito, durato quattro anni, sull’opportunità di fare pubblicità in televisione

Carosello: «Debuttò il 3 febbraio 1957, dopo un dibattito, durato quattro anni, sull’opportunità di fare pubblicità in televisione. Andò in onda per vent’anni esatti, fino al 1° gennaio 1977. Non avrà mai il colore: la pubblicità potrà uscire dal bianco e nero soltanto dal gennaio 1978. La rubrica veniva trasmessa tutti i giorni (meno il Venerdì Santo, il 2 novembre e quando moriva il Papa; fu interrotta anche per tre giorni dopo la strage di piazza Fontana) alle 20.30 sul Programma Nazionale della Rai, dopo il telegiornale e prima dell’appuntamento serale. Durava una decina di minuti, raggruppava quattro o cinque filmati pubblicitari. La sigla iniziale, prodotta dalla Incom, fu ideata e diretta da Luciano Emmer e Cesare Taurelli; la musica della sigla era una tarantella napoletana, di cui si conosce il titolo (I pagliacci) ma non l’autore, arrangiata da Raffaele Gervasio [...] Ogni spot, che durava 2 minuti e 15 secondi, era diviso in due parti: la prima, di gran lunga preponderante (105 secondi) era costituita da un brevissimo spettacolo, dove era vietato nominare il prodotto reclamizzato; gli ultimi 30 secondi erano dedicati alla pubblicità vera e propria (il cosiddetto ”codino”). L’Italia televisiva, sempre più numerosa, apprezzava la prima parte e di conseguenza assimilava la seconda. I tempi del piccolo spettacolo e del ”codino” delle inserzioni cambiano con il passare degli anni, si dilatano o si abbreviano, fino agli ultimi caroselli che dureranno in tutto un minuto e 40 secondi. Il loro prezzo sarà in costante ascesa, arrivando alla cifra record di 6.800.000 lire».