Alessandra Comazzi, "Schermi. Le immagini del cinema, della televisione e del computer", Utet, 1999, 28 aprile 1999
«Nella televisione l’immagine viene riscostruita sullo schermo da un pennello che scandisce la larghezza dello schermo stesso in direzione orizzontale; il pennello poi si sposta progressivamente dall’alto verso il basso, originando un succedersi di righe luminose
«Nella televisione l’immagine viene riscostruita sullo schermo da un pennello che scandisce la larghezza dello schermo stesso in direzione orizzontale; il pennello poi si sposta progressivamente dall’alto verso il basso, originando un succedersi di righe luminose. E’ necessario che lo spessore delle singole righe sia al di sotto della capacità di visione e che il tempo necessario per costruire l’intera immagine sia tale per cui le immagini possano succedersi a intervalli di tempo abbastanza brevi per originare un movimento apparente continuo. Le immagini televisive vengono presentate con una frequenza di 25 Hz (30 in America), ma ciascuna viene scissa in due quadri successivi, in modo da raggiungere i 50 Hz (60 in America), che rappresentano la frequenza scelta per la corrente alternata».