Fabio Sindici, ìLí Espressoî 13/5/99, 7 maggio 1999
Prima dell’estate Gianni Boncompagni esporrà in una galleria con tanto di catalogo e vernissage le 50 opere realzzate al computer negli ultimi due anni: «ritocca» col pc opere pittoriche di artisti riconosciuti (Roger Van der Weyden, Raffaello Sanzio, Jan Van Dyck, Hendrick Avercamp, Jean Clouet, Tamara de Lempicka): «Ho evitato di ritoccare opere troppo sulla cresta dell’onda come la ”Dama con l’ermellino” di Leonardo per non cadere nello scontato» (in salotto è appesa l’’Annunciazione” degli Uffizi, velata come dietro un vetro battuto dalla pioggia)
Prima dell’estate Gianni Boncompagni esporrà in una galleria con tanto di catalogo e vernissage le 50 opere realzzate al computer negli ultimi due anni: «ritocca» col pc opere pittoriche di artisti riconosciuti (Roger Van der Weyden, Raffaello Sanzio, Jan Van Dyck, Hendrick Avercamp, Jean Clouet, Tamara de Lempicka): «Ho evitato di ritoccare opere troppo sulla cresta dell’onda come la ”Dama con l’ermellino” di Leonardo per non cadere nello scontato» (in salotto è appesa l’’Annunciazione” degli Uffizi, velata come dietro un vetro battuto dalla pioggia). Oggetto delle sue rivisitazioni anche Lara Croft, icona sexi dei video-giochi. Ha sparso sul tavolo da lavoro finti inviti a sue mostre immaginarie alla National Gallery di Londra e al Moma di New York: «In compenso ho fatto una prima casalinga a cena, con degli amici pittori che sono rimasti entusiasti».